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giovedì 14 gennaio 2010

Sopa coada

Dosi per 6 porzioni circa:
2 piccioni
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla
80 gr. di burro
1 bicchiere di vino bianco secco
1 pagnotta di pane casereccio
150 gr. di formaggio grattugiato
2 lt. circa di brodo di carne



Pulite i piccioni dalle interiora e conservate i fegatini; dopo averli spennati, fiammeggiateli sul fornello per togliere ogni residuo di peluria, lavateli e tagliateli in quattro parti.
In un tegame abbastanza capace fate soffriggere carota, sedano e cipolla con una bella noce di burro. Quando il soffritto è ben appassito unitevi i piccioni, salate e pepate.
Fate rosolare i piccioni da ogni lato, spruzzateli con il vino bianco secco; quando questo sarà evaporato mettete un coperchio al tegame e fate cuocere a calore moderato, in umido, aggiungendo eventualmente un po' di brodo. Mezz'ora prima di spegnere il fuoco unite i fegatini.
Tagliate a fette il pane non fresco e poi tostatele al forno. Quando i piccioni sono cotti disossateli e metteteli da parte con i loro fegatini.
Imburrate un recipiente da forno mettetevi uno strato di fette di pane farcite con i piccioni con il loro sugo e con un pezzetto di fegatino; spruzzate con abbondante formaggio grattugiato e poi ancora pane e piccioni e formaggio fino alla fine degli ingredienti disponibili. L'ultimo strato sarà di pane con formaggio sopra.
Coprite la pietanza con abbondante brodo caldo e poi cuocete, anzi, fate covare la zuppa in forno non troppo caldo per circa tre ore. Se necessario, se durante la cottura la zuppa dovesse risultare troppo asciutta, versatevi ancora un po' di brodo caldo.
Fate riposare la pietanza almeno un paio d'ore ma servitela calda.
Si possono sostituire i piccioni con un pollo, maaari di cortile, la zuppa avrà un sapore un po' diverso e sarà quella tipica delle città di Motta di Livenza e di Oderzo; la zuppa di piccioni è invece tipica di Treviso.

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